Cosa vedere in Patagonia: una delle ultime terre selvagge dell’emisfero australe

La Patagonia argentina si estende dalle Ande australi fino all’oceano Atlantico, e attraversa steppe ventose, ghiacciai imponenti e laghi glaciali di un azzurro lattiginoso. Si tratta di una regione vastissima e scarsamente abitata, che abbraccia le province di Neuquén, Río Negro, Chubut, Santa Cruz e Tierra del Fuego. Nonostante la sua fama quasi leggendaria, per fortuna visitarla oggi è relativamente semplice grazie alla presenza di infrastrutture turistiche consolidate (soprattutto nelle località di El Calafate, El Chaltén e Ushuaia).
A colpire è soprattutto la varietà del paesaggio: chi si chiede cosa vedere in Patagonia scoprirà che si può passare nel giro di poche ore dai ghiacci eterni del Perito Moreno alle distese piatte della pampa, oppure dalle coste battute dal vento alle cime aguzze della cordigliera. Occorre però sapere che è anche una delle mete più fredde dell’America Latina: le estati sono brevi, secche e ventose, mentre gli inverni sono rigidi, con temperature abbondantemente sotto lo zero nelle zone interne. In tutte le stagioni, comunque, vale la pena di svolgere un appassionante tour in Patagonia, terra dal fascino concreto, fatto di silenzio, spazi aperti e luce intensa.
Come organizzare un tour in Patagonia argentina
Affrontare un viaggio in Patagonia richiede una buona pianificazione, soprattutto per via delle grandi distanze e del clima mutevole. La maggior parte dei viaggiatori inizia il proprio percorso da El Calafate, una cittadina dotata di aeroporto e ben collegata alle principali attrazioni della zona sud. Da qui è possibile proseguire verso El Chaltén oppure volare fino a Ushuaia, che è la città più australe del mondo. Chi desidera spostarsi via terra, invece, può contare su alcune linee di autobus a lunga percorrenza (tipo Taqsa, Chaltén Travel o Marga Taqsa) che collegano le località principali con mezzi piuttosto confortevoli. I modelli più usati sono di tipo “coche cama”, con sedili reclinabili, coperte e servizio base a bordo.
Nonostante il comfort, però, è bene sapere che i tragitti sono molto lunghi: tra El Calafate e Ushuaia, per esempio, si viaggia per oltre 20 ore, mentre da Bariloche a El Chaltén si superano addirittura le 24. Per questo motivo, chi ha tempo limitato o non ama i lunghi trasferimenti su strada, può scegliere di optare per un tour della Patagonia organizzato in formula completa o a tappe, magari con guida in italiano.
Grandi paesaggi della Patagonia argentina
La varietà del paesaggio è uno degli aspetti più sorprendenti di un viaggio in Patagonia. La zona meridionale, in particolare, offre scenari spettacolari concentrati in pochi punti ben accessibili. Il primo è senza dubbio il Ghiacciaio Perito Moreno, nel Parco Nazionale Los Glaciares: si tratta di una distesa di ghiaccio larga cinque chilometri, che si può osservare da passerelle panoramiche o direttamente navigando sul Lago Argentino. La particolarità del Perito Moreno è che, a differenza di altri ghiacciai, non è in ritirata, anzi, si muove costantemente e regolarmente, causando il crollo di blocchi di ghiaccio che si staccano con un suono sordo e cadono in acqua davanti agli occhi dei visitatori.
A circa tre ore di strada si trova El Chaltén, un piccolo paese ai piedi del Monte Fitz Roy, considerato la capitale del trekking in Argentina. Un luogo speciale, dove le cime granitiche si stagliano contro il cielo e offrono scorci indimenticabili già dal paese stesso, senza dover affrontare lunghe camminate o trekking. La zona, comunque, è ricca di sentieri adatti a tutti i livelli e anche i visitatori che decidono di restare appena un paio di giorni possono vivere appieno il fascino del paesaggio andino.
Più a sud, nel cuore della Terra del Fuoco, si incontra Ushuaia, affacciata sul Canale di Beagle. La città ha un’atmosfera particolare, quasi da “fine del mondo”: il vento soffia costantemente, le strade salgono e scendono verso l’acqua, e alle sue spalle si alzano montagne innevate anche durante l’estate. Quando cala la nebbia e i gabbiani volano bassi sul porto, posi, sembra davvero di trovarsi sull’orlo di qualcosa di estremo, non tanto un confine geografico, ma una sorta di soglia emotiva, dove il Sud non può andare oltre.
Ma chi è interessato alla Patagonia più arida e sconosciuta può includere nel proprio itinerario anche una visita a un’estancia della steppe interne, in particolare tra le province di Chubut e Santa Cruz, proprio dove il paesaggio qui cambia drasticamente: non si incontrano più ghiacciai, bensì ampie pianure battute dal vento con pecore al pascolo, e si prova un senso di isolamento difficile da spiegare ma estremamente esaltante, facile da riconoscere una volta giunti sul posto.
Gli animali della Patagonia: pinguini, balene, guanachi… e persino squali
Chi si chiede cosa vedere in Patagonia scoprirà anche i suoi animali e si troverà immerso in una delle aree più ricche di fauna selvatica del continente. Nelle zone costiere, nelle steppe e tra i ghiacci è possibile avvistare specie rare che vivono in totale libertà. Tra le presenze più emblematiche ci sono sicuramente i pinguini, le balene e i meno conosciuti ma onnipresenti guanachi, che popolano vaste aree dell’interno.
Per coloro che non li conoscono, i guanachi sono un tipo di camelidi selvatici, parenti stretti dei lama e degli alpaca che si incontrano facilmente in Perù e Bolivia. Dotati di un corpo snello, un collo lungo e il manto color sabbia, si muovono in piccoli gruppi e sono facili da incontrare lungo le strade della Patagonia meridionale, soprattutto nelle province di Santa Cruz e Chubut. Veloci e resistenti, vivono liberi tra le steppe e i pascoli e rappresentano uno dei simboli più autentici di queste terre.
Lungo la costa atlantica, in particolare nella Penisola Valdés, si possono invece osservare colonie di pinguini di Magellano, che nidificano tra settembre e marzo in zone come Punta Tombo. Nello stesso periodo, nel Golfo Nuevo e nel Golfo San José, fanno la loro comparsa le balene franche australi, facilmente avvistabili durante escursioni in barca. Non è raro, inoltre, incontrare leoni marini, otarie e diversi tipi di delfini, tra cui il vivacissimo delfino di Commerson.
Anche Ushuaia e il Canale di Beagle sono luoghi ideali per gli amanti degli animali marini. Qui le escursioni in catamarano permettono di avvicinarsi a piccole isole abitate da cormorani, pinguini e colonie di otarie. Alcune orche frequentano abitualmente le acque della costa, in particolare in certi periodi dell’anno, attirate dalla presenza dei cuccioli di leone marino.
Nel tratto di oceano noto come Mar Argentino (lato sud) vivono anche alcune specie di squali e razze, come lo school shark e il sevengill shark. Non si tratta di animali facilmente visibili durante le classiche escursioni turistiche, ma fanno parte della biodiversità della regione e sono oggetto di progetti di ricerca e conservazione per via della loro importanza all’interno degli ecosistemi marini patagonici.
Tour in Patagonia: cosa vedere e come muoversi
Un viaggio in Patagonia ben strutturato può iniziare dall’estremo sud, con l’arrivo a Ushuaia, la capitale della Terra del Fuoco. La città è circondata da cime innevate alte fino a 1500 metri e si affaccia sulle acque fredde del Canale di Beagle. Oltre a essere la città più a sud del pianeta, Ushuaia rappresenta anche la porta d’ingresso al Parco Nazionale Tierra del Fuego e conserva un passato interessante: tra Ottocento e Novecento fu infatti sede di un carcere destinato a prigionieri politici e comuni, trasformato in seguito in base navale. Oggi è una cittadina compatta ma vivace, con un viale principale, San Martín, dove si concentrano ristoranti e negozi.
Un buon itinerario dovrebbe quindi includere la visita al Museo Marittimo (ospitato nell’ex carcere), una passeggiata nella zona residenziale lungo il ghiacciaio Martial e un’escursione in catamarano sul Canale di Beagle, per ammirare uccelli marini, leoni di mare e il faro simbolo del sud argentino. Nei dintorni si trova il Parco Nazionale Tierra del Fuego, che si estende per una superficie vastissima fino al confine con il Cile, e dove si possono ammirare faggi australi, torbiere, laghi e coste affacciate sul canale, raggiungibili anche con brevi camminate.
Da Ushuaia ci si può spostare a El Calafate, la base ideale per esplorare il Ghiacciaio Perito Moreno, nel Parco Nazionale Los Glaciares. Il fronte di ghiaccio avanza costantemente e crea, quando tocca la penisola di Magallanes, una diga naturale che può dar luogo al famoso fenomeno di rottura: l’acqua accumulata si apre un varco sotto la massa ghiacciata, formando un tunnel che alla fine collassa in un boato fragoroso. Anche senza assistere alla rottura, comunque, l’osservazione dalle passerelle regala ai viaggiatori uno spettacolo unico, dove pareti alte decine di metri si riflettono nelle acque lattiginose del Lago Argentino.
Il campo di ghiaccio della Patagonia meridionale è il secondo più esteso del pianeta dopo l’Antartide. Oltre al Perito Moreno, ospita anche il Ghiacciaio Spegazzini, con un fronte alto 135 metri, e il gigantesco Ghiacciaio Upsala, che si estende per più di 50 chilometri. Una visita in barca a questi ghiacciai completa idealmente l’esperienza della regione.
Tour in Patagonia per ogni livello
Chi fa un viaggio in Patagonia argentina può scegliere tra escursioni adatte a diversi livelli di esperienza e condizione fisica:
- Camminate facili o brevi, adatte a chi ha poco tempo o preferisce attività leggere. Per esempio, il Sentiero Laguna Capri nei pressi di El Chaltén (una passeggiata di 3‑4 ore con viste sul Fitz Roy); oppure brevi camminate nel Parco Nazionale Tierra del Fuoco, tipo il sentiero Baia Lapataia o il circuito attorno al Lago Roca, che sono adatti anche alle famiglie.
- Trekking di media difficoltà: pensati per chi può dedicare mezza giornata o un giorno intero. Nella zona di El Chaltén ci sono percorsi come il Sendero Laguna de los Tres o il Sentiero al Fitz Roy, con viste mozzafiato sulle montagne; mentre nel parco della Terra del Fuoco il Sentiero Costiero punta verso baie selvagge e foreste di faggi.
- Esperienze su ghiacciai: perfette per chi cerca qualcosa di diverso senza necessariamente impegnarsi in un trekking estremo. Sul ghiacciaio Perito Moreno è possibile partecipare a escursioni con mini‑crampon (mini‑trekking), accompagnate o in autonomia, e ad imbarchi panoramici che portano vicinissimo alle pareti di ghiaccio.
- Escursioni via mare: consigliate per coloro che desiderano osservare la fauna e il paesaggio da un altro punto di vista. Le crociere sul Canale di Beagle in partenza da Ushuaia consentono infatti di vedere colonie di otarie, cormorani e l’affascinante paesaggio costiero. Dalle acque della Penisola Valdés, poi, si organizzano escursioni per l’avvistamento delle balene franche australi e di delfini nel Golfo Nuevo e Golfo San José.
Per tutti viaggiatori che preferiscono scoprire cosa vedere in Patagonia e spostarsi con maggiore serenità in questa terra tanto affascinante quanto remota (evitando complicazioni logistiche e problemi linguistici), l’ideale è prendere parte a un tour organizzato dell’Argentina con Van1, che propone itinerari completi per piccoli gruppi tra El Calafate, Ushuaia e i principali parchi nazionali. L’accompagnamento in lingua italiana consente di approfondire tutti gli aspetti culturali e naturalistici, mentre l’appoggio di partner locali è fondamentale per andare al di là dei classici circuiti turistici e vivere un’esperienza autentica.
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