Tour Organizzato in Rajasthan alla scoperta delle tre le città colorate

Un tour organizzato in Rajasthan rappresenta l’occasione ideale per scoprire una regione che più di ogni altra in India conserva intatta l’eredità dei grandi regni. Tra deserti, fortezze e palazzi, infatti, il Rajasthan racconta ancora oggi la vita dei Maharaja attraverso città che hanno fatto del colore la loro identità. Ciascun luogo porta con sé una "tinta dominante" che diventa subito il suo segno distintivo: il rosa dei palazzi di Jaipur, il blu delle case di Jodhpur, il bianco delle rive di Udaipur. Tre città, tre atmosfere diverse che insieme restituiscono l’immagine di un’India regale, intensa e sorprendente.
Chi si chiede cosa vedere in Rajasthan può partire proprio da questo itinerario cromatico. Jaipur, Jodhpur e Udaipur non sono soltanto mete turistiche ma centri vivi, popolati da mercati affollati, templi millenari e residenze storiche che raccontano secoli di cultura. Visitarle, quindi, può rappresentare un incontro tanto con architetture raffinate che le caratteristicano quanto con la quotidianità di chi abita ancora oggi tra mura antiche, bazar e antichi cortili.
Jaipur, la città rosa
Jaipur è la capitale del Rajasthan, e fu fondata nel 1727 dal Maharaja Jai Singh II, un sovrano lungimirante che decise di creare una città nuova e pianificata, in pieno contrasto con l’urbanistica caotica di molti centri indiani. L’impianto regolare "a griglia" è tutt'ora ben visibile e testimonia la modernità del progetto. La tinta rosa delle facciate, invece, risale al 1876, quando tutta la città fu dipinta per accogliere il Principe di Galles: un gesto di ospitalità che divenne segno distintivo e che spiega il soprannome di “Pink City”.
Il suo monumento simbolo è l’Hawa Mahal, o “Palazzo dei Venti”. La sua caratteristica facciata in arenaria rosa, con centinaia di finestrelle traforate, serviva alle donne di corte per osservare la vita della città senza essere viste. È uno degli esempi più raffinati dell’architettura rajput, capace di unire estetica e funzione sociale.
Il vicino City Palace racconta invece la vita dei sovrani: ancora oggi abitato dai discendenti dei Maharaja, include musei con collezioni di armi, abiti cerimoniali e dipinti in miniatura. Tra i suoi cortili spicca il Pitam Niwas Chowk, con le famose quattro porte decorate che simboleggiano le stagioni, un dettaglio molto amato dai visitatori.
Alle porte della città si trova l’Amber Fort, che domina dall’alto di una collina le acque del lago Maota. Costruito in marmo e arenaria, non manca di colpire i visitatori per i contrasti tra l’esterno massiccio e gli interni riccamente decorati. Degno di nota è soprattutto il Sheesh Mahal, la “sala degli specchi”, riflette la luce delle lampade creando giochi luminosi che lasciano immaginare lo splendore delle feste reali. Per raggiungere il forte con l'appoggio di un tour organizzato in Rajasthan, si può scegliere di salire a piedi, in jeep o lungo sentieri che offrono splendide vedute panoramiche.
A Jaipur, poi, non mancano luoghi di interesse scientifico: il Jantar Mantar, osservatorio astronomico voluto da Jai Singh II, è Patrimonio dell'UNESCO e custodisce strumenti giganteschi per misurare il tempo, prevedere eclissi e calcolare la posizione degli astri. Davvero un esempio raro di come scienza e architettura si fondessero nella cultura indiana del XVIII secolo.
La città è, ovviamente, anche celebre anche per i suoi mercati, tra i quali spiccano:
- Il Bapu Bazaar, famoso per tessuti e souvenir,
- il Johari Bazaar, per acquistare gioielli in oro e pietre preziose,
- il Tripolia Bazaar, dedicato a utensili, oggetti di uso quotidiano e ceramiche.
Jaipur, infine, è anche punto di partenza per le escursioni verso i colli Aravalli e per partecipare ad alcuni festival tradizionali, come il Teej Festival dedicato alla dea Parvati o l’Elephant Festival, che riporta in scena parate e cerimonie antiche.
Dal punto di vista pratico, la città è ben collegata sia a Delhi sia ad Agra, insieme alle quali forma il celebre “Triangolo d’Oro”. Per chi sceglie un tour organizzato in Rajasthan, Jaipur rappresenta insomma la prima tappa ideale, perfetta per avvicinarsi gradualmente all’atmosfera della regione e comprendere la sua atmosfera, andando oltre i grandi monumenti e apprezzandone il centro urbano ancora vitale.
Cosa vedere in Rajasthan: Jodhpur, la città blu
Se Jaipur colpisce per l’armonia delle sue facciate rosa, Jodhpur sorprende inveve i viaggiatori per l’intensità delle tonalità blu che rivestono gran parte del suo centro storico. Tale scelta cromatica, a differenza di Jaipur, non è un "vezzo" recente, ma ha origini antiche, legate inizialmente alla comunità brahmanica. All'epoca, infatti, le case dei sacerdoti venivano tinte con calce e pigmento blu per distinguerle dalle altre e, allo stesso tempo, per proteggere le pareti dal caldo e dagli insetti. Con il tempo, l’usanza si diffuse a tutta la popolazione, trasformando Jodhpur in una città dal carattere inconfondibile.
Al centro di Jodhpur si erge il Mehrangarh Fort, una delle più imponenti fortezze di tutto il Rajasthan. Fondato nel XV secolo da Rao Jodha (il sovrano che diede il nome alla città), domina dall’alto di una collina e custodisce secoli di storia militare e artistica. Le sue mura, spesse fino a 36 metri, raccontano la potenza dei Rathore, la dinastia che resse queste terre. Proseguendo la visita all’interno, si scopre tutto un susseguirsi di cortili, sale decorate e palazzi ricchi di dettagli: la Pearl Palace, la Flower Palace e la Mirror Palace sono esempi di un’arte raffinata che univa funzionalità difensiva e gusto estetico raffinatissimo. In più, il museo del forte espone armi, costumi e miniature che permettono di ricostruire la vita di corte.
Ai piedi della fortezza si sviluppa il centro storico blu, un intrico di viuzze che offre al viaggiatore un’immagine autentica della città. Qui è consigliabile muoversi a piedi, meglio con una guida e l'appoggio di un tour organizzato in Rajasthan, ma sempre senza fretta, per cogliere tutti i dettagli: un portone in legno intagliato, un’edicola votiva, una terrazza da cui i bambini osservano i passanti.
La Clock Tower segna il cuore pulsante della città e introduce al Sardar Market, il bazar più frequentato. Un luogo ideale dove trovare souvenir originali, tipo spezie, tessuti, sandali lavorati a mano e oggetti in rame o ottone, in un’atmosfera vivace dove la contrattazione è la regola. Tra le spezie, vale la pena acquistare soprattutto il peperoncino rosso, prodotto tipico della zona di Jodhpur e ingrediente base della cucina locale.
Non lontano dal forte, il Jaswant Thada offre invece una pausa di quiete. Si tratta di un mausoleo in marmo bianco eretto nel XIX secolo in memoria del Maharaja Jaswant Singh II. La sua architettura raffinata e i giardini curati lo rendono un luogo di contemplazione, ideale per osservare da lontano la sagoma del Mehrangarh e della città blu.
Jodhpur è ben collegata sia via treno sia via strada alle altre città principali del Rajasthan, ed è quindi solitamente una tappa intermedia di un tour organizzato nella zona. La città conserva un’anima vivace ma meno caotica rispetto a Jaipur, ed è apprezzata da chi desidera andare al di là dei classici circuiti turistici per entrare in contatto diretto con la vita quotidiana dei rajasthani.
Udaipur, la città bianca
Se Jaipur è la città rosa e Jodhpur quella blu, Udaipur è invece conosciuta come la “città bianca” per il colore chiaro delle sue costruzioni che si riflettono nelle acque del lago Pichola. Fondata nel 1559 dal Maharana Udai Singh II, rappresenta una delle capitali più durature dei Mewar, dinastia che governò la regione per secoli. La scelta del bianco non ha soltanto una valenza estetica: in un clima caldo e soleggiato come quello del Rajasthan, la tinta chiara riflette la luce e mantiene freschi gli interni, oltre ovviamente a simboleggiare purezza e regalità.
Il cuore della città è il City Palace, un complesso che si affaccia direttamente sul lago. Costruito e ampliato nei secoli, è uno dei palazzi più grandi del Rajasthan e racchiude cortili, sale e terrazze ornate da mosaici, specchi e intarsi in marmo. Dal suo balcone più famoso, il Mor Chowk, decorato con mosaici di pavoni, si apre una vista spettacolare sul lago e sulle colline circostanti. All’interno, è da visitare anche il museo che conserva dipinti, armi e oggetti d’uso che raccontano la vita quotidiana della corte dei Maharana.
Di fronte al palazzo, nel mezzo del lago, si trova il Lake Palace, oggi un hotel di lusso ma un tempo residenza estiva reale. La sua immagine, sospesa sull’acqua, è una delle più celebri di Udaipur. Un giro in barca sul Pichola al tramonto consente di coglierne appieno la bellezza e di osservare i caratteristici "ghat", ovvero le scalinate che conducono all’acqua, animate da fedeli, lavandaie e pescatori.
Oltre al Pichola, la città è circondata da altri bacini artificiali, come il lago Fateh Sagar e il lago Udai Sagar, creati per garantire risorse idriche e oggi luoghi di passeggio e di svago. Un sistema di laghi e dighe (voluto dai sovrani Mewar) che ha reso Udaipur un’oasi verde nel Rajasthan, tanto da guadagnarsi il soprannome di “Venezia d’Oriente”.
Un altro edificio da visitare è il Jagdish Temple, costruito nel XVII secolo e dedicato al dio Vishnu. Le sue pareti, decorate con sculture raffinate, sono un esempio dell’arte religiosa rajasthana. Intorno al tempio, poi, si sviluppa un quartiere vivace, fatto di vicoli stretti e botteghe che vendono miniature, tessuti stampati a mano e strumenti musicali.
Per chi desidera allontanarsi dal centro, il Saheliyon-ki-Bari (“il giardino delle ancelle”) offre un angolo di quiete con fontane, padiglioni e bacini ornati da ninfee. Il luogo fu realizzato nel XVIII secolo come punto di svago per le donne di corte e conserva ancora oggi un’atmosfera particolarmente rilassante.
Udaipur è più raccolta rispetto a Jaipur e Jodhpur, e un tour organizzato Rajasthan include molto di frequente questa tappa come conclusione ideale del viaggio, quando dopo le energie spese tra castelli e mercati ci si può riposare, apprezzando un ritmo più lento e contemplativo.
Cosa vedere in Rajasthan, quindi? Al di là delle grandi fortezze, ci sono mete più piccole come Udaipur, che regalano a chi le visita momenti di pura poesia, in un equilibrio raro tra patrimonio architettonico, paesaggio naturale e vita quotidiana.
Un tour organizzato del Rajasthan alla scoperta delle tre città colorate
Jaipur, Jodhpur e Udaipur rappresentano tre volti diversi di una stessa regione. Il rosa delle facciate regali, il blu delle case dei brahmini e il bianco dei palazzi sul lago restituiscono l’immagine di un Rajasthan complesso e affascinante, dove la storia dei Maharaja si intreccia con quella della semplice popolazione. Visitare queste città permette di cogliere l’anima di una terra che non ha mai smesso di affascinare viaggiatori, scrittori e artisti.
L’ideale per scoprire il Rajasthan e le sue splendide città colorate è prendere parte a un tour organizzato da Van1, che, grazie all'appoggio di guide e partner locali è in grado di raccontare il vero significato dei luoghi e di accompagnare i visitatori tra palazzi, bazar e panorami indimenticabili.
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