Il Festival delle Lanterne di Hoi An in Vietnam

Il festival delle lanterne di Hoi An è un rito che appartiene da secoli alla vita della città. Ogni mese, infatti, nelle notti di luna piena, il centro storico spegne le luci e vengono accese le caratteristiche lanterne di carta, appese alle case o adagiate sull’acqua. Uno spettacolo semplice ma straordinario: la magia nasce proprio dal gesto semplice di affidare una fiammella al fiume Thu Bon e guardarla scivolare via insieme a quelle di centinaia di altre persone.
Per chi non la conoscesse, Hoi An è una delle città da scoprire durante un tour organizzato in Vietnam ed è una delle meglio conservate del Paese; anche senza il festival, regala ai visitatori un’atmosfera stupenda: le sue case mercantili in legno, i templi cinesi, i ponti e i mercati sono le principali attrazioni, che testimoniano il suo passato di porto internazionale. Nelle notti di luna piena, però, tutto si fa ancora più speciale, grazie alla presenza delle barche decorate che scorrono lente sul fiume e alle voci della gente che sembrano riportare in vita ricordi lontani.
Origini e significato del festival delle lanterne di Hoi An
Il festival affonda le sue radici nel calendario lunare e nelle tradizioni spirituali vietnamite. La luna piena, in particolare, è un momento considerato propizio per onorare gli antenati e portare le offerte ai templi. A Hoi An questa ricorrenza si è trasformata in una celebrazione collettiva religiosa e folkloristica al tempo stesso. Ogni quattordicesimo giorno del mese lunare, al calar della sera, come accennato, le luci elettriche del centro vengono spente e la città si accende di migliaia di lanterne di carta colorata.
Le famiglie del posto le preparano scegliendo forme e colori diversi, tipo fiori di loto, pesci o stelle, e ciascuna porta con sé un augurio (salute, prosperità, buona sorte e così via…) che viene affidato al fiume Thu Bon. L’immagine del fiume che lentamente si riempie di luci galleggianti non manca di incantare i visitatori, anche perché la corrente che porta le fiammelle verso la foce sembra quasi simboleggiare i desideri che si allontanino, per trovare finalmente il proprio destino.
Molti viaggiatori hanno raccontato questa scena nei loro romanzi. In "Succede sempre qualcosa di meraviglioso" si può infatti leggere: “centinaia di piccole fiamme scivolavano via sul fiume, come pensieri lasciati andare per trovare la propria strada”. Un passaggio che restituisce bene la dimensione intima del rito, più che la sua spettacolarità.
Accanto alle lanterne, poi, la serata è animata da spettacoli popolari, danze del drago e partite di bai choi, un gioco tradizionale (dichiarato patrimonio immateriale UNESCO), che unisce musica, canto e carte illustrate. Ma nonostante la festa e l’allegra confusione, il cuore dell’esperienza rimane il silenzio con cui ciascuno accompagna la propria lanterna verso l’acqua.
Cosa vedere a Hoi An durante il festival delle lanterne
Durante la luna piena, chi sceglie di prendere parte ad un tour organizzato del Vietnam scoprirà che l’intera città si trasforma e che tutte le principali attrazioni del luogo diventano ancora più pittoresche. Ecco le principali sulle quali soffermarsi.
- La città vecchia illuminata: anch’essa patrimonio dell’UNESCO, viene chiusa al traffico e percorsa esclusivamente a piedi o in bicicletta. Le case dai tetti spioventi riflettono la luce calda delle lanterne, mentre nelle strade risuonano strumenti tradizionali come il dan bau (monocorda) e il dan tranh (una cetra a 16 corde). Anche i cori popolari accompagnano la festa e conferiscono alla serata un ritmo antico, quasi ancestrale. Perfino le botteghe non vendono souvenir qualunque, bensì oggetti legati alla tradizione del festival, ad esempio: lampade di seta cucite a mano, tessuti tinti con pigmenti naturali, sculture in bambù e intagli in legno di grande raffinatezza.
- Il Ponte Giapponese: costruito nel XVII secolo dai mercanti nipponici, collegava due quartieri diversi della città. Durante il festival viene anch’esso adornato da lanterne che ne esaltano le linee curve e il tetto in legno. Ai suoi estremi si trovano le statue di una scimmia e di un cane, ovvero i simboli degli anni zodiacali cinesi in cui iniziò e terminò la costruzione.
- Le case mercantili: edifici famosi come la Tan Ky House conservano ancor oggi gli arredi originali, i soffitti intagliati e le tavolette votive dedicate agli antenati. Durante la luna piena, però, le famiglie aprono a tutti i cortili interni ed espongono le lanterne colorate, offrendo ai visitatori un assaggio di come doveva apparire la vita domestica di chi in passato commerciava con la Cina, il Giappone e l’India.
- Il mercato notturno: si svolge lungo il fiume ed è una delle attrazioni più amate in assoluto. Insieme a innumerevoli bancarelle, i visitatori potranno esplorare gli stand di street food, gustando piatti tipici come il cao lau (noodle con carne di maiale e erbe locali), il banh bao vac (ravioli traslucidi chiamati comunemente “rose bianche”), vari tipi di spiedini e caratteristici dolci al sesamo. Passeggiare tra i banchetti sovraffollati è dunque il modo migliore per apprezzare il lato più popolare e “local” del festival.
- Il fiume Thu Bon: ecco il vero cuore del festival delle lanterne. Al tramonto centinaia di luci vengono affidate all’acqua con l’aiuto di lunghi bastoni di bambù, e l’intero fiume diventa un nastro illuminato che scorre suggestivamente verso il mare. Dalle rive lo spettacolo è già emozionante, ma salendo su una barca di legno si vive la pura magia di ammirare l’evento dall’interno, circondati dal bagliore delle lanterne.
- Templi e pagode: i luoghi di culto assumono un ruolo centrale. Per esempio, alla pagoda di Chùa Ông (dedicata a Guan Yu), i fedeli portano offerte a base di frutta e incenso. Al tempio di Quan Công, d’altro canto, si tengono preghiere collettive accompagnate da canti e strumenti a percussione tradizionali.
Come vivere al meglio il festival delle lanterne di Hoi An
Partecipare al festival richiede un minimo di preparazione. La festa, infatti, cade sempre il quattordicesimo giorno del calendario lunare (quindi la data cambia ogni mese). In genere si svolge tra le 18 e le 22, e alle 20 il centro storico spegne finalmente le luci per fare posto alle lanterne. Conviene, comunque, arrivare presto per trovare un posto tranquillo lungo il fiume Thu Bon.
Coloro che desiderano partecipare attivamente possono acquistare una lanterna di carta per pochi dong e lasciarla scivolare sull’acqua, esprimendo un desiderio o un augurio. E, ovviamente, si può anche salire su una barca tradizionale di legno e fare un giro tra le luci galleggianti: una prospettiva che cambia completamente l’esperienza e può rivelarsi uno dei momenti più emozionanti di un tour organizzato in Vietnam.
Sia per quanto riguarda lo street food che per acquistare souvenir, è bene portare contanti in banconote di piccolo taglio, poiché non tutti gli stand accettano pagamenti digitali.
Un altro consiglio da tenere a mente riguarda l’abbigliamento: scarpe comode e leggere sono indispensabili. Dopo lo spegnimento delle luci elettriche, anche una torcia o la semplice luce del telefono può risultare utile a muoversi nei vicoli più bui. Si suggerisce infine di non dimenticare dei fazzoletti di carta o magari un ventaglio, poiché le serate in città sono generalmente calde e umide.
Scoprire Hoi An: ecco come organizzarsi
Viaggiare in autonomia in Vietnam è ovviamente possibile, ma non sempre si rivela semplice. Oltre al fatto che le date del festival variano di mese in mese, occorre tener presente che la segnaletica locale non è sempre chiara e l’inglese non è parlato ovunque. Chi ha poco tempo o comunque preferisce non affrontare stress logistici può rischiare di perdersi (o di non vivere al meglio) il meraviglioso festival delle lanterne di Hoi An.
Affidarsi a un tour organizzato in Vietnam è dunque un’opzione consigliata: consente ai viaggiatori di concentrarsi solo sull’esperienza, vivendola appieno senza preoccuparsi dei trasferimenti, delle barriere linguistiche e di tanti altri problemi pratici.
Durante l’itinerario, sarà possibile effettuare una passeggiata nel centro storico e svolgere la suggestiva crociera sul fiume tra le lanterne. Chi lo desidera, poi, può combinare la serata a Hoi An con una visita a Mỹ Sơn (l’antica capitale Cham), o, partendo da Da Nang, fino alle Montagne di Marmo.
L’appoggio di una guida locale, infine, consente a tutti di scoprire cosa vedere a Hoi An, le sue leggende, i rituali dei templi e i significati simbolici della luna piena. Insomma, un modo per apprezzare il festival non solo dal punto di vista puramente visivo, ma trasformandolo in un’occasione unica di incontro con la cultura vietnamita.
Come arrivare e muoversi a Hoi An
L’aeroporto internazionale di Da Nang (DAD) si trova a circa 30 chilometri da Hoi An. Da lì si raggiunge la città in un’ora con taxi ufficiali, shuttle privati o servizi condivisi; coloro che preferiscono viaggiare in autonomia possono noleggiare uno scooter, ma attenzione al traffico caotico!
Un’altra opzione è la stazione ferroviaria di Da Nang, collegata con Hanoi e Ho Chi Minh City; il viaggio in treno è più lento, ma permette di ammirare tutti i paesaggi suggestivi che si dispiegano lungo la costa centrale del Paese.
Una volta giunti, infine, Il centro storico è pedonale e si può girare comodamente a piedi o in bicicletta. Per raggiungere spiagge e villaggi vicini ci sono taxi economici e motorbike taxi (xe ôm); una pedalata fino ad An Bang Beach o ai campi di riso circostanti può essere un ottimo modo per completare la visita.
Molti viaggiatori inseriscono il festival delle lanterne di Hoi An in un percorso più ampio che fa parte di un tour organizzato in Vietnam: è consigliato, per esempio, abbinarlo a una tappa ad Hanoi, alla baia di Ha Long e a Hué, oppure a Ho Chi Minh City e al delta del Mekong. Un itinerario semplicemente straordinario, che attraversa l’intero Paese.
Tour organizzati in Vietnam con tappa al festival
Il festival delle lanterne di Hoi An merita di essere vissuto in tutta la sua magia. Van1 propone tour in italiano per piccoli gruppi, appoggiandosi all’esperienza di guide locali che spiegano i rituali, raccontano le storie legate al fiume Thu Bon e accompagnano i visitatori nei templi durante le cerimonie.
Oltre agli itinerari classici, poi, ci sono anche percorsi personalizzati. Chi lo preferisce, può affiancare alle attrazioni più note (come il centro storico, il Ponte Giapponese, le lanterne sul fiume) attività meno turistiche: una visita ai villaggi artigiani nei dintorni, una gita in bicicletta tra le risaie e altre esperienze autentiche, che completano in modo ideale la scoperta dei luoghi più iconici.
Scegliere un tour organizzato in Vietnam da Van1 significa quindi scoprire il festival delle lanterne in modo approfondito, inserendolo all’interno di un viaggio più ricco e costruito su misura, alla scoperta di uno dei Paesi più suggestivi del sud est asiatico.
Può interessarti anche:


